Un cuore secondo Dio #Pastore Giovanni Di Sano

Un cuore secondo Dio #Pastore Giovanni Di Sano

PRES. Ricorda alla tua anima che questa è la migliore stagione della tua vita è che Dio non ti lascerà mai cadere! 

L’Eterno è il mio pastore e se anche dovessi camminare nella valle dell’ombra della morte, il mio cuore non avrebbe timore e sarebbe al sicuro perché avvolto dall’amore di Colui che mi ha amato prima di ogni altro! Perché Lui è BUONO e niente, NIENTE è impossibile per Lui! Mandate grida di gioia all’Eterno e non vi stancate mai di benedire il Suo nome! Puoi esprimere parole d’amore verso Dio? Puoi dichiarare l’amore per Lui o hai bisogno di aiuto? Apri la tua bocca, non restare in silenzio, lodaLo, adoraLo, ringraziaLo e benedici il Suo nome! 

Io so che Dio ha preparato qualcosa che sta a noi scoprire e che scopriamo tanto più, quanta più fame e sete di Dio abbiamo.

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PRED. Oggi parleremo del cuore. Fisiologicamente, un corpo potrebbe vivere con un cervello non più attivo, ma non senza un cuore: se il cuore non funzione più, non c’è più vita. 

CUORE. Dio desidera fare del bene agli uomini, ma spesso noi pensiamo di saper fare meglio di Lui. La Bibbia ci fa conoscere in molti passaggi quale sia il proposito di Dio per l’uomo, ma molto spesso ce ne dimentichiamo. 

In Geremia 17:9 leggiamo che il cuore è ingannevole e insanabilmente maligno. Il cuore dell’uomo, il luogo dei nostri desideri, è ingannevole e questo vuol dire che è impossibile per l’uomo trovare nel cuore delle direzioni corrette per la porpora vita. Questo è il risultato della caduta adamica e ogni uomo, senza Dio, quando cerca qualcosa che il proprio cuore gli ha suggerito, se mai la trova, dovrà poi dedicarsi ad un’altra ricerca ancora e così via (vedi anche Ecclesiaste 7:20). 

Alcune volte sappiamo quello che Dio vuole, ma non vogliamo ubbidire. Nelle decisioni più semplici, pensiamo di non coinvolgere Dio, mentre in quelle più difficili, quando Lo vorremmo coinvolgere, non ci riusciamo, proprio perché – non avendoLo mai coinvolto per le cose “facili” – il nostro orecchio non è abituato e il nostro carattere non è pronto per ascoltare il consiglio di Dio. Romani 3:10-18 ci fa vedere che se ci fidiamo di Dio veramente, non dovremmo mai più attingere a quello che il nostro cuore ci dice. Il passo ci fa capire che “non c’è niente da prendere nel cuore dell’uomo dopo la caduta di Adamo”: una voragine che nessuno può sanare, tranne…

Lo vediamo in Giovanni 10:10: Gesù dice di se stesso di essere venuto per dare vita abbondante. In altre parole, senza Gesù, siamo morti, con Gesù siamo vivi! 

Ma se il cuore dell’uomo è insanabilmente malvagio – e questo cruccio ha portato anche il Re Davide a chiedersi chi sarebbe salito sul monte dell’Eterno – scopriamo che solo con Gesù abbiamo il diritto di andare alla presenza di Dio.

In Atti 13:22-23 scopriamo che anche Dio ha un cuore e che sta cercando uomini e donne secondo il Suo cuore. Di nessun altro personaggio Dio dice questa cosa: perché Davide era figura di Gesù. Avete mai pensato a qualcuno che sia “secondo il vostro cuore”? Ecco, allora possiamo capire il cuore di Dio guardando al cuore di Davide. 

II Samuele 11:1-5 ci fa vedere, però, che Davide compì anche azioni malvagie. L’episodio è quello in cui il re concupisce la Betsheba che rimane incinta. Se Davide era un uomo secondo il cuore di Dio, quel peccato era secondo il cuore di Dio? No di certo! Davide cerca di porre rimedio con la propria intelligenza, ma quello che gli accade in quel momento è perfino peggiore del suo adulterio: fa uccidere il marito di Bethsheba, mandandolo in prima linea in battaglia ed assicurandosi che restasse colpito e morisse. L’uomo secondo il cuore di Dio “dispiace a Dio”. Come fa questo adultero omicida ad essere un esempio per noi riguardo al cuore? Se Dio lo chiama in un certo modo, vuol dire che c’è di più da comprendere: il Signore guarderà sempre il tuo cuore, non solo le tue azioni. Se dovesse guardare le azioni, dovrebbe voltarsi dall’altra parte, ma Dio guarda il cuore!

In I Samuele 16:7 vediamo che Dio guarda al cuore che è sede di alcune cose importanti: 1) motivazioni (ciò che ti induce ad agire); 2) intenzioni (scopo per cui agiamo); 3) desideri (essere attratti da qualcosa al punto da volerlo avere); 4) pensieri intimi (quelli che, normalmente, non condividi con nessuno). Dio legge il tuo cuore anche meglio di te stesso.

Salmo 51:10 ci riporta a ciò che era nel cuore di Davide in quel momento. Peccare è fallire la volontà di Dio che è in atto e non metterla in pratica: ricordate l’ammonimento di Gesù davanti alla giovane adultera? Spesso, sulle cose più evidenti ci assolviamo. 

Davide era così in pena per quello che aveva fatto, al punto da dire a Dio “toglimi tutto quanto, ma non togliermi la Tua presenza”: ecco l’uomo secondo il cuore di Dio.

Salmo 51:9-11 ci riporta parole chiarissime e al verso 10 Davide si convince che non c’è soluzione per il cuore dell’uomo e chiede di avere un cuore “totalmente nuovo”. Ho provato ad amarti con il mio cuore – dice Davide – ma non ce l’ho fatta! In questo, Davide è profetico perché solo con Gesù sarà possibile avere quel cuore nuovo!

In I Cronache 28:9 leggiamo quanto sia importante la ricerca continua della presenza di Dio che in Isaia 22:22 viene chiamata “chiave di Davide”. 

Io posso essere un buon credente e non amare la presenza di Dio. Amare la presenza di Dio significa mettere da parte tutto il resto e cercare la faccia di Dio al punto che chi ci guarda capisce che tutto quello che facciamo è guidato da Dio. Dobbiamo essere persone che evidentemente ragionano con il cuore di Dio.

Apocalisse 3:7 parla, ancora una volta della ricerca continua della presenza di Dio: “la chiave di Davide”. Quando sbagli, non nasconderti dietro un dito, non cercare scuse o giustificazioni, ma confessa il tuo peccato e ristabilisci la comunione con Dio. 

Quali erano le caratteristiche del cuore di Davide? 

Il passo di Atti che abbiamo citato ci fa vedere che la prima caratteristica è quella di fare la Sua volontà. La seconda caratteristica è quella di essere un adoratore (uno che ascolta la voce di Dio). Terza caratteristica è quella di odiare l’idolatria (nessuna altra cosa al primo posto). Quarta caratteristica è quel santo timore che Davide aveva per tutto quello che era volontà di Dio. Sappiamo, infatti, che mai Davide alza la mano o parla contro Saul, anche se questi lo stava perseguitando. Su questo voglio dire una cosa in più: non usare mai la tua bocca per cose diverse da ciò che nasce dal cuore di Dio. Non usare la tua bocca per proferire cose malvagie. In Daniele 6, troviamo Daniele che, dalla fossa dei leoni, spiega al re che l’angelo dell’Eterno aveva chiuso la bocca al leone. Il parlare contro gli unti dell’Eterno o contro i ministri non fa male a loro, ma fa male al leone! Daniele non riceve nessuna ferita.

Ultima caratteristica del cuore di Davide: essere persone di parola, persone che non si tirano indietro davanti alle difficoltà. 

In II Samuele 9, dal verso 1, leggiamo che Davide desidera onorare l’amico Gionathan in quella che era la sua discendenza. Era rimasto, di quella casa, solo un figlio e Davide mantiene la parola che aveva dato all’amico ristabilendo l’ultimo dei suoi figli e onorandolo. 

Noi, come figli di Dio, dovremmo sempre rispettare la parola che diamo. 

Il miracolo del cuore nuovo che Davide chiedeva è avvenuto, per noi, alla nuova nascita. Spesso il nostro cuore e la nostra mente entra no in conflitto e infatti Paolo ci esorta a rinnovare la nostra mente perché possa non confliggere con il cuore di Dio che è venuto a vivere in noi.

Spesso ci tiriamo indietro perché non ci sentiamo in grado di fare le cose secondo il cuore di Dio. Il punto è che per quello che abbiamo fatto, Gesù ha già trovato la soluzione, ma Gesù non ci può trasformare in veri adoratori a meno che io e te non ci mettiamo d’impegno usando il cuore nuovo che ci ha dato. 

Voglio farvi l’esempio dello spremiagrumi: Dio sta cercando donne e uomini con la passione di adoratori. La Bibbia ci dice che siamo una nuova creatura, ma se continuassimo ad agire in modo vecchio, staremmo male. Pensate ad uno spremiagrumi. Anzi, pensa di essere uno spremiagrumi. Sei uno spremiagrumi e sei fatto per spremere gli agrumi, ma ti metti in testa di tagliare dei fogli di carta. Non ci riesci, perché se tu sei uno spremiagrumi, quello che devi fare non e provare a tagliare fogli o trapanare muri. Il tuo portare frutto come spremiagrumi è essere usato esattamente per lo scopo per cui sei stato creato e quando sei usato per quello scopo, porti un frutto che può benedire altri! 

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