Parola profetica per la Chiesa #Apostolo Beniamino Cascio

Parola profetica per la Chiesa #Apostolo Beniamino Cascio

Parola profetica per la chiesa

AVVISO IMPORTANTE:

IL 28/9/2018, ALLE 20:30, INIZIA LA SCUOLA DI FORMAZIONE AL SERVIZIO CRISTIANO.

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Questa mattina desidero esortarvi a leggere, anzi, a cantare i primi versi del Salmo 138, che così esordisce:

Io ti celebrerò con tutto il mio cuore, davanti agli dèi canterò le tue lodi.

Chi sono gli “dei” di cui parla? Siamo noi: sono i figli di Dio che, da Lui, prendono il nome dei riscattati e quando, proseguendo, il salmista scrive:

Adorerò rivolto al tuo santo tempio e celebrerò il tuo nome per la tua benignità e per la tua verità, perché tu hai esaltato la tua parola e il tuo nome al di sopra di ogni altra cosa.

ricordiamo che siamo sempre noi il tempio dello Spirito di Dio.

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Avevo preparato un messaggio sulla fede e sulla differenza tra credere e aver fede, ma sento lo spirito profetico e proprio perché siamo all’inizio del nuovo anno (5779 del calendario ebraico), trovandoci alle porte di un nuovo ciclo, devo ubbidire a quello che lo Spirito Santo mi chiede di fare e per questo desidero rivolgervi parole profetiche e inizio dicendovi che il tempo che inizia quest’anno è un tempo di preparazione per coloro che, preparandosi, risponderanno alla chiamata facendosi trovare pronti come le vergini avvedute.

Siamo davanti ad un passaggio profetico a cui dobbiamo prestare molta attenzione. Oggi non predicherò, mi ero preparato, ma non predicherò, perché quello che ho da dirvi è questo: “rispondi alla tua chiamata”. Non dire “sono assente…”, non metterti da parte e non prendere a pretesto gli impegni o le questioni da sistemare, perché è OGGI, è ORA che il Signore sta chiamando!

Vorrei che comprendeste l’importanza di questo momento profetico: molti siete stati chiamati, ma non molti stanno rispondendo alla chiamata! Siamo stati creati per uno scopo, non per la confusione: Dio non ha messo il Suo spirito in te perché tu vivessi una vita mediocre e confusa, ma ti ha creato in Cielo facendo anche lo scopo della tua vita. Entra, dunque, nello scopo di Dio, entra nel Suo progetto e nella Sua volontà che non è uno scopo piccolo e limitato, perché tu sei luce del mondo, in Cristo Gesù! Tu sei figlio di Dio e la tua nuova nascita non è stata solo salvezza per te, ma anche per dare speranza a tante persone: essa è l’inizio di qualcosa di nuovo per tutte le persone che toccherai con la tua testimonianza e con la tua ubbidienza.

Il 5779 è l’anno della preparazione e ci prepareremo.

L’anno prossimo sarà quello della manifestazione e se vogliamo sapere come sarà, possiamo guardare alla chiesa degli Atti degli Apostoli, in cui si viveva nella manifestazione della potenza di Dio.

Quando i discepoli hanno ubbidito alla chiamata di Gesù e – lasciando ogni cosa – Lo hanno seguito, hanno vissuto anche essi un 5779, un tempo di preparazione in cui hanno ricevuto quello che sarebbe stato loro necessario per camminare nel sopranaturale, ma dopo è arrivato il tempo della manifestazione. Un tempo, questo, in cui la potenza che era stata in Cristo Gesù, era discesa su di loro e la stessa cosa accadrà a noi.

Dobbiamo mettere a posto le nostre priorità in questo tempo di preparazione. Forse abbiamo dato il primo posto a cose che non devono averlo, a bisogni personali o familiari o – peggio ancora – al lavoro che, troppo spesso, finisce per travolgere ogni cosa, perfino la famiglia. Ma Dio provvede sempre a coloro che sono pronti ad ubbidirGli!

Aggiustiamo le priorità, miei cari!

Isacco, in un certo momento della sua vita, divenuto ricco, credeva di doversi occupare di quello che Dio gli aveva dato e cominciava a scavare pozzi per provvedere a tutti, ma la benedizione non viene da quello che ti circonda, ma dalla fede in Dio! In una terra secca ed infertile, Dio fa vedere ad Isacco cos’è che fa la differenza e quando lo comprende rimette al posto le priorità: prima edifica l’altare (che simboleggia il rapporto con Dio che ti dà guida e successo in tutte le imprese), poi edifica la tenda per la propria famiglia (seconda priorità dopo il rapporto con Dio) ed infine il pozzo (il lavoro).

Sento forte il richiamo ad ubbidire alla chiamata di Dio e a rispondere con la consacrazione, a rispondere dicendo “Eccomi, Signore!”.

Samuele fu chiamato quando era un fanciullo, perché in quel tempo nessuno ascoltava la chiamata di Dio.

I Samuele 3:1-4

Or il giovane Samuele serviva l’Eterno alla presenza di Eli. La parola dell’Eterno era rara in quei giorni, e non c’era alcuna estesa rivelazione. 2 In quel tempo, Eli era coricato nel suo solito posto (ora la sua vista aveva cominciato ad offuscarsi ed egli non poteva vedere). 3 La lampada di DIO non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tabernacolo dell’Eterno dove si trovava l’arca di DIO. 4 Allora l’Eterno chiamò Samuele che rispose: «Eccomi!».

Il giovane Samuele stava servendo l’Eterno alla presenza di Eli che era l’autorità spirituale cui egli era sottoposto e questo ci fa comprendere che il servizio a Dio è sempre nella chiesa ed in sottomissione all’autorità, non esiste un servizio diverso.

È vero che Eli non era proprio in una condizione di ascolto, ma insegna a Samuele come rispondere.

Ecco, Dio sta parlando con ciascuno di voi! Mentre ci stiamo preparando per attendere alle nostre occupazioni quotidiane, Dio ci chiama per nome e la nostra risposta deve essere quella che Eli insegna a Samuele e che ha fatto cominciare la sua vita di servizio profetico: un servizio in cui nessuna delle parole che avrebbe ricevuto, ci fa sapere la Bibbia, sarebbe rimasta priva di effetto! Il credere nel cuore è importante, ma è la base: se non proclami con la tua bocca la parola rimane senza effetto (Marco 11:22-23).

Chiamata è quello che farai subito dopo.

Oggi è il capodanno ebraico e c’è un RESET. Il RESET è ritornare all’origine e Dio ci sta facendo tornare al motivo per cui siamo nati. Ritorna allo scopo di Dio: un nuovo ciclo inizia la stagione che precede la manifestazione dei figli di Dio. Questa stagione è preparazione per l’esplosione della chiesa negli anni successivi così come è accaduto nei primi anni della chiesa al tempo degli Atti. Vivremo ancora quel tempo delle origini e lo vivremo con maggiore gloria, perché la conoscenza è cresciuta nel frattempo. Al tempo della prima chiesa, Dio non aveva ancora ispirato parte del Nuovo Testamento e con l’abbondanza di Parola che abbiamo oggi, con la conoscenza ampliata di oggi, vivremo un tempo di gloria superiore a quello descritto in Atti. Accadranno cose straordinarie!

Rivolgo l’appello a tutti quelli che hanno ricevuto questa parola profetica e desiderano rispondere alla chiamata di Dio. Signore, Tu stai equipaggiando i santi per manifestare la Tua gloria e la prima cosa che devo dirvi è di mettere a posto le priorità. Fate un reset, tornate al rapporto con Dio come priorità. Il rapporto con Papà che si prende cura di te e che conosce tutti i tuoi bisogni deve tornare ad essere la prima cosa. Il Signore dice “conosco i tuoi bisogni, ma tu cerca per prima cosa il mio Regno”.

La chiamata che Dio vi rivolge, chiamandovi per nome, desidero che la sentiate con le vostre orecchie spirituali. Facciamo tutti silenzio, fermiamo la musica e nel silenzio che ci circonda, ascoltiamo il Signore che ci chiama per nome (sela).

Che tu l’abbia sentito o meno, sappi che Dio, in questo silenzio, ti ha chiamato per nome e nel farlo ha sigillato il tuo spirito con la chiamata che ti ha rivolto affinché tu possa servirlo con tutto il tuo cuore mettendo in ordine le priorità.

Eccomi, Signore, parla, il tuo servo ascolta

Ricevete la chiamata e con essa l’unzione per adempierla.

Metti a posto le tue priorità ed il Signore ti dirà cosa fare e cosa non fare. Costruisci l’altare, il luogo in cui puoi ascoltare solo la voce di Dio e su esso offri la tua vita a Dio, perché Lui la userà in modo straordinario.

Sorelle e fratelli che avete familiari non convertiti, durante questo anno parlate loro con franchezza, perché è tempo di non tacere e quello che il Signore, presso l’altare, vi sussurrerà, ditelo a voce alta e parlando dominerete le situazioni!

Redazione Fabio Pecoraro

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