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Sigillo d’autore parte 2 #Apostolo Beniamino Cascio

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Sigillo d’autore parte 2

 

Durante queste feste, dove sei stato ? Di che tipo di ambiente ti sei circondato? Perché l’ambiente in cui viviamo è quello che ci influenza.  Se due persone, ad esempio marito e moglie, frequentano per tutto il giorno due ambienti diversi, porteranno a casa l’influenza dell’ambiente che hanno frequentato tutto il giorno e potrebbero non capirsi. I ragazzi che tornano dal ritiro, ad esempio, sono influenzati dalla gioia che hanno vissuto e sperimentato.
In base all’ambiente che abbiamo frequentato durante il giorno, la cosa buona è farsi una bella doccia spirituale, oltre che corporea. Gesù ci invita di andare a Lui per trovare riposo.
Il 25 dicembre abbiamo accennato al fatto che in quella che, per il mondo,  sarebbe la festa di Gesù, nessuno pensa a fare il regalo al festeggiato.  Eppure sarebbe la Sua festa. Nella Bibbia, questo donare a chi pensi sia una persona importante – in questo caso, la più importante – si chiama primizia. Quando una persona è per te importante,  la più importante,  il suo pensiero è prevalente, tutto il giorno. La nostra mente, le nostre emozioni, i nostri sentimenti e le nostre energie dovrebbero essere tutte rivolte verso Gesù se è vero, come dichiariamo, che Lui è per noi il più importante.
Nel tempo che sono stati con Lui,  i discepoli sono stati influenzati da Gesù in modo profondo.
Riprendiamo il tema della predicazione precedente, quello del “sigillo”.
Su di noi c’è un sigillo che dice “proprietà di Dio”. Le cose che appartengono a Dio sono curate da Dio,  prosperano per la Sua volontà!  Ciascuno di noi tiene ai propri beni: ci occupiamo di ciò che è nostro e se noi siamo capaci di fare questo, quanto più può farlo Dio con noi che siamo Suoi! Nel sermone sul monte, quando parla degli uccelli e dei gigli che non fanno nulla ma che non mancano di nulla, Gesù parla proprio di questo.
Il sigillo ha a che fare con l’eredità. In II Corinzi 1, dal verso 20 al 22 leggiamo che le promesse di Dio, tutte le promesse di Dio, hanno il Si  e l’amen. Le promesse sono nella Bibbia che ci è stata data proprio perché le conoscessimo! Tutte le Sue promesse hanno in Cristo il Suo SI  ed il tuo amen!
Poiché tutte le promesse di Dio hanno in lui il «sì» e l’«Amen», alla gloria di Dio per mezzo di noi. 21 Or colui che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti è Dio, 22 il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Comprendiamo cosa vuol dire essere stati sigillati? Siamo stati sigillati perché tutti vedano di chi siamo figli! Quando il diavolo viene, vede che c’è questo sigillo, ma cerca di entrare nel tuo territorio con l’inganno e cerca di non sembrare il diavolo: il più sottile inganno del diavolo è proprio quello basato sulla negazione della sua esistenza! Tu sei destinato alla gloria di Dio, sei Suo erede, sei destinato a comandare, regnare: su di te c’è un sigillo.  Pensiamo a Giobbe: il diavolo non poteva toccare Giobbe e i suoi beni senza il permesso di Dio.  Dio conosceva Giobbe e glielo ha dato quel permesso, ma Giobbe pur avendo perso tutto, non ha rinnegato Dio!
Torniamo al sigillo che ha che fare anche con l’unzione. Sei destinato al Regno e  fare la volontà di Dio, ma come facciamo a capire quale sia la volontà di Dio? La volontà di Dio la troviamo nella Parola, in ciò che viene dal Cielo.
Il passo che abbiamo menzionato prima, in II Corinzi, parla di caparra perché c’è un processo di redenzione per portarci ad avere tutto, pienamente, in Cristo.  Attualmente, non viviamo, questa condizione, ma avremo un corpo redento quando Gesù tornerà!
Quando Dio ha creato gli angeli, ne ha creato uno a cui aveva dato il sigillo della perfezione. In Ezechiele, al capitolo 26, si parla di questo.  Lucifero era il più saggio e potente angelo del Cielo. Era un angelo molto influente, tanto è vero che quando si è ribellato ha portato con sé un terzo degli angeli. La superbia, l’arroganza lo hanno indotto a competere con Dio e lì è morto! Lucifero non ha più il sigillo della perfezione, ma continua a promettere cose che non può più dare: successo e prosperità in cambio di adorazione. Ci ha provato anche con Gesù, ma sappiamo che Gesù gli ha risposto non piegandosi.
Il mondo vuole adorazione per le cose di questo mondo: pensiamo ai tre amici di Daniele che rifiutano di adorare gli idoli del re.
Un sigillo che dovremmo desiderare è quello che ha la forma della croce! Un altro sigillo, che vediamo nel battesimo in acqua, è quello del seppellimento del vecchio uomo! Un altro ancora è quello della resurrezione verso la quale ci si protende.
Lucifero era e non è più il sigillo della perfezione. Gesù era la dimora del sigillo: è Colui che sigilla ed infatti anche i libri che ci sono nell’Apocalisse vengono aperti in presenza dell’Agnello. Sono cose profonde, ma dobbiamo conoscerle e vivere in accordo alla luce che ci viene dall’opera redentiva in Cristo.
L’uomo che crede, riceve il sigillo e la gloria si compie in lui.
Quattro caratteristiche del sigillo: quattro cose che il sigillo fa.
Prima cosa: dà sicurezza!  Quando il re sigillava qualcosa, quella cosa era posta al sicuro perché era del re.
Seconda cosa: autenticità! Il sigillo che viene da Dio mette l’autentica sulla tua vita di fede, sulla tua posizione di figlio di Dio tramite il sacrificio di Gesù!
Terza cosa: proprietà! Il sigillo identifica a chi appartieni per far vedere che tu sei di proprietà di Dio!
Quarta cosa: autorità! Il sigillo non dice solo che sei proprietà di Dio e che Dio si occupa di te. Il sigillo è un riconoscimento di autorità e da questo comprendiamo che con esso Dio ci ha dato autorità affinché tutti possano conoscere il Regno perché tutte le autorità della terra sono sottomesse al Regno dei Cieli!
Aggeo 2:23 ci fa sapere che il sigillo ha a che fare anche con la chiamata: nella scelta di Dio c’è il Suo sigillo!
In quel giorno”, dice l’Eterno degli eserciti, “io ti prenderò, o Zorobabel, figlio di Scealtiel, mio servo”, dice l’Eterno, “e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho scelto”», dice l’Eterno degli eserciti.

Nella scelta di Dio c’è il Suo sigillo. Su questa scelta, il secondo oppositore è il diavolo, ma il primo è la tua incredulità, la tua mancanza di ubbidienza alla scelta, alla chiamata. Quando noi non rispondiamo a questa chiamata per nome, ci stiamo opponendo. Nella scelta c’è potenza! Zorobabel viene scelto in un tempo molto difficile per Israele. Non importa quale sia il tuo nome, quale il tuo passato,  importa il sigillo che zio Dio ha messo su di te.
Lo Spirito Santo è anche il guardasigilli: quello che ci guida,  ci ispira, ci spinge e ci rivela tutto quello che dobbiamo fare e dove dobbiamo mettere il sigillo della Parola di Dio. Quando annunci il Vangelo,  sappi che hai la guida, l’unzione e l’autorità di portare la salvezza mediante lo Spirito Santo! Quando intercediamo, quando preghiamo,  stiamo mettendo il sigillo su una richiesta! Quello che blocca la preghiera è solo la nostra incredulità,  il dubbio: il dubbio mette il freno a mano agli angeli che stavano arrivando arrivando a portarti la risolta alle tue preghiere!

 

Redazione a cura di Fabio Pecoraro

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